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sabato 22 febbraio 2014

APPUNTI DI ITALIANO DI DALILA ZANINI

ELEMENTI CARATTERISTICI 

I PERSONAGGI

All'interno di una narrazione ci sono protagonisti, deuteragonisti e comprimari.
I personaggi possono essere classificati a seconda dello caratteristiche e dei ruoli che assumono nelle narrazioni in:

  • semplici e monolitici: non sono solitamente i protagonisti, bensì i deuteragonisti (=coprotagonisti) della fabula e oppositori ->coprimari;
  • complessi ed eroici.

Oppure in...

  • unidimensionali: poche caratteristiche riconoscibili;
  • bidimensionali: agiscono sempre nello stesso modo (es. Sherlock Holmes);
  • pluridimensionali: assumono varie sfaccettature nel corso della narrazione.

Il TIPO è un personaggio STATICO, cioè non cambia le sue qualità per l'intera durata della narrazione (es. personaggi fiabeschi).
Il PERSONAGGIO è DINAMICO, ovvero subisce mutamenti e trasformazioni (es. personaggi dei romanzi/racconti di avventura).

ELEMENTI NARRATIVI


  • FABULA (dal latino, =storia/narrazione) è il tempo/ l'ordine di narrazione naturale dei fatti;
  • INTRECCIO è l'ordine/il tempo con cui il narratore o l'autore presenta i fatti.
  • TEMPO DELLA STORIA: tempo impiegato per lo svolgimento dei fatti nella realtà.
  • TEMPO DEL RACCONTO: tempo impiegato per la narrazione dei fatti. Per modificare la durata di questi ultimi, si ricorre ad alcune tecniche narrative, quali:

-riassunto (o sommario) ed ellissi per abbreviarne la durata;
-scena e pausa per allungarne/mantenerne la durata.

  • CONTENUTO: svolgersi dei fatti.
  • RITMO NARRATIVO: dipende dai fatti narrati; il narratore sceglie il ritmo da conferire alla storia, serve a dare tensione ad alcuni momenti della narrazione.

Contenuto e ritmo narrativo non equivalgono al tempo della storia e tempo del racconto, bensì rispondono a questi due.

  • STILEMA: aspetto dello stile, tipico di un autore o di un genere.
  • ITERAZIONI: azione si focalizza su determinate azioni ->preparano all'immagine successiva e rallentano il tempo del racconto.
  • SPANNUNG: momento di massima tensione; la incontriamo dopo il momento della rottura dell'equilibrio iniziale.
  • ANALESSI o FLASHBACK: salto all'indietro.
  • PROLESSI: anticipazione dei fatti.


LA DESCRIZIONE

Può essere CONNOTATIVA, anche definita soggettiva, nella quale compaiono opinioni personali, oppure DENOTATIVA, o oggettiva, dove non sono presenti opinioni personali.

IL NARRATORE

Il narratore può essere:
-INTERNO:è un personaggio della vicenda;
-ESTERNO: narra una persona esterna alla narrazione;
-IO NARRATORE: il protagonista narra la vicenda.
La narrazione può avvenire in prima o in terza persona.

LA FOCALIZZAZIONE

La focalizzazione è il punto di vista utilizzato per narrare la vicenda.
Può essere:
-ZERO: nel caso in cui il narratore è onniscente, cioè sa tutto;
-INTERNA: quando viene adottato il punto di vista di un personaggio per narrare la storia;
-ESTERNA: il narratore è esterno alla vicenda e si limita a narrare ciò che vede, senza intromettere pensieri, riflessioni dei personaggi.


TIPOLOGIE TESTUALI

LA FIABA

La fiaba è un genere letterario, nato nell'antichità come risposta a dei bisogni antropologici, cioè dell'uomo. Infatti narra storie a lieto fine, contenenti significati, risposte e insegnamenti utili per la vita quotidiana, sottoforma di elementi, talvolta fantastici.
Nella storia non si divideva la fiaba dall'epica e dalla favola, e viceversa. 

STORIA DELLA FIABA

L'EPICA è alla base della narratologia e quindi si può rappresentare come ORIGINE della fiaba. Quest'ultima sviluppa argomenti, quali i desideri/i sogni delle persone comuni, delle classi meno richhe, mentre l'epica sviluppa temi, argomenti più elevati, quindi rivolti a classi più elevate. Sono però accomunate dalla tradizione orale.

- Prima fiaba: letteratura latina
-1/2 secolo d.C.: FABULA MILESIA in Grecia e a Roma-> sono le narrazioni che indicano l'inizio di tutto, dei romanzi, infatti sono alla base della narratologia
-3 secolo d.C. : APULEIO scrive i romanzi "Le Metamorfosi" e "L'Asino d'oro"
-tardo latino: "LA BELLA FABELLA"= "La bella fabula" (=storia), segna l'origine della fiaba scritta. E' una favola di amore e psiche che contiene ogni elemento tipico della fiaba
-18/19 secolo: i LETTERATI cominciano a trascrivere le fiabe, precedentemente tramandate oralmente da generazione in generazione. 
Nel 1928, Wladimir J. Propp, in seguito allo studio approfondito e accurato delle fiabe della tradizione russa, individuò elementi caratteristici e costanti:
lo SCHEMA NARRATIVO, suddiviso in:
- situazione iniziale,
-rottura equilibrio iniziale;
-peripezie;
-conclusione a lieto fine.

OTTO RUOLI FONDAMENTALI dei personaggi:
-eroe/eroina;
-antagonista;
-falso eroe/eroina;
-mandante;
-mentore;
-aiutante;
-il Sovrano/principe;
-la Principessa.
31 FUNZIONI RICORRENTI e diverse FORMULE FISSE.


L'AVVENTURA (dal latino advenire=venire verso)

Genere letterario caratterizzato da trame articolate, luoghi sconosciuti e selvaggi, colpi di scena e personaggi eroici. E' possibile trovare sprazzi con queste caratteristiche anche nelle fiabe e nei racconti epici, le radici dell'avventura.
Anche in questo genere c'è una situazione iniziale, una rottura dell'equilibrio,uno sviluppo ricco di peripezie e colpi di scena, spannung e da un lieto fine.

STORIA DEL GENERE AVVENTURA

-6/7 secolo a.C.: epoca dell'eroe Gilgamesch - tradizione orale
-1/2 secolo: FABULA MILESIA origine della scrittura in prosa, narra avventure
-contemporaneamente si sviluppa la NARRATIVA IN PROSA, non denominata dagli antichi, oggi definita ROMANZO 
-1 secolo d.C.: primo romanzo "IL SATYRICON" di Petronio-> ha tutte le caratteristiche del romanzo di avventura:
. i luoghi cambiano, spostamenti
.si sviluppa lungo un'asse narrativo del viaggio indipendentemente dal periodo di narrazione 
.punto di partenza e punto di arrivo sono i medesimi
.la meta nasce dalla fantasia del protagonista; non è specificata e non è scelta
. inseguimento:elemento tipico dell'avventura.
-12 secolo d.C. : "LA CHANSON DE ROLAND"
-fine 1400: "L'ORLANDO FURIOSO" di Ludovico Ariosto-> testo epico, poema cavalleresco
-1600 in Spagna: "DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA" di Cervantes-> va letto in chiave ironica; ha come protagonista un giovane nobile "un po' pazzo" che si mette in cerca di avventura cercando di ritornare al mondo feudale, combattendo contro nemici della sua immaginazione; comprende diverse tecniche narrative. 
Cervantes diffuse in Spagna la NARRAZIONE PICARESCA, ossia la tradizione orale spagnola, legata ai romanzi di avventura, caratterizzat dall'assenza di un filo logico, da un tono popolaresco da cui, lo stesso Cervantes, trae ispirazione.
-1700 in Inghilterra: ROMANZO DI AVVENTURA CANONIZZATO= secondo le regole che studiamo oggi
-1718: "ROBINSON CRUSOE" dell'inglese Defoe è il 1 romanzo di avventura
-1800: FIORITURA del genere
-dal 1900: ci fu una CRISI-> SIGMUND FREUD ( padre della psicanalisi), ALBERT HEINSTAIN (teoria della relatività) e EISENBERG (principio dell'indeterminazione), si fecero SCOPERTE straordinarie e ci fu un'EVOLUZIONE DI PENSIERO-> l'uomo non trova più certezze, com'era già accaduto quando si scoprì il nuovo mondo (16 secolo). Così si crea un SENSO DI SMARRIMENTO e DISAGIO.
L'uomo è così costretto a crescere culturalmente e cerca nuove strade, nuove vie-> non è in grado di farlo perchè tutto era cambiato.
Per rispondere ad un BISOGNO DI SVAGO, CAMBIAMENTO della popolazione, si diffonde il genere dell'avventura.


IL GIALLO

Genere letterario caratterizzato da un omicidio o un rapimento, sul quale indaga un detective o un poliziotto, il quale lo risolve adottando un metodo scientifico.

CARATTERISTICHE


  • DELITTO/SPARIZIONE all'inizio della narrazione, la cui soluzione è difficile, quasi impossibile;
  • DETECTIVE: poliziotto, detective privato....-> APPROCCIO SCIENTIFICO alle indagini (analisi, deduzione), dotato di ELASTICITA' MENTALE
  • INDAGINI sul caso

l'autore/narratore fornisce MOLTE INFORMAZIONI DETTAGLITE sul DETECTIVE-> caratterizzazione fisica, comportamentale... (es. Sherlock Holmes, Colombo...).

Negli ultimi anni ci sono state modifiche nelle serie TV, dove non primeggia più l'immagine del singolo detective, bensì della SQUADRA, dell'EQUIPE a causa di un cambiamento di pensiero.

STORIA DEL GENERE

-Anni 30 del 1800: CRISI durante la quale l'uomo riscopre l'attenzione al REALISMO= legato ai sentimenti e alle azioni. Honorè De Balzac
-anni 50 del 1800: CRISI DEGLI INTELLETTUALI perchè non sono più il punto principale dela società, dato che c'era stata una rivoluzione industriale che aveva portato un CAMBIAMENTO TECNOLOGICO E INDUSTRIALE, e, conseguentemente, un progresso a livello societario, ma non induviduale. Infatti non trovavano più il loro posto nella società ormai mutata. In seguito si accorgono che anche loro potevano essere d'aiuto in quest'ultima, accanto alla scienza umana producendo il DOCUMENTO UMANO.
-POSITIVISMO= rinnovato entusiasmo per le qualità dell'uomo, basato sull'approccio scientifico della vita> approccio entusiastico della vita attraverso le conoscienze scientifiche/ provate attraverso la scienza. Questo porta alla nascita di determinate scelte anche nell'ambito della letteratura. Infatti ARTHUR CONAN DOYLE, verso la metà del 1800, inventa SHERLOCK HOLMES, detective privato con ottima conoscienza delle scienze, che adotta un metodo induttivo e intuitivo per risolvere i suoi casi. E' un uomo con una mente super elastica, dalle idee/pensieri "contori" e con conoscenze molto limitate.

Il COMMISSARIO MONTALBANO, protagonista dei romani di Andrea Camilleri, è un uomo colto in tutti i campi (filmatografia, arte....), dedito al suo lavoro.
COLOMBO è un uomo tenace, sagace, che non si da' mai per vinto.


COMPOSIZIONE DI UN TESTO ESPOSITIVO

Esporre= illustrare, spiegare. 
Durante le interrogazioni si espone tutto ciò che si sa a riguardo di un determinato argomento. Lo stesso vale anche quando si svolgono ricerche. Vengono forniti DATI, quali informazioni, riferimenti temporali e spaziali, notizie, oppure si raccontano fatti/eventi con dei protagonisti.    
DOVE? QUANDO? CHI? CHE COSA? PERCHE?
Il testo espositivo può essere ORALE o SCRITTO. Quest'ultimo risponde a determinate regole:

  • TITOLO scelto da noi in base all'argomento o fornito da altre persone;
  • INTRODUZIONE scritta o orale, dove si presenta l'argomento/ i tema;
  • CORPO CENTRALE dove l'argomento viene sviluppato in un determinato ORDINE ;
  • CITAZIONE DELLE FONTI può essere DIRETTA o INDIRETTA;
  • citazione del PARERE/OPINIONE di personaggi autorevoli, colti;
  • SUDDIVIDERE il testo in PARAGRAFI, per una migliore comprensione.

-STESURA DI UNA RICERCA


  1. introduzione;
  2. storia;
  3. tappe della vicenda e personaggi;
  4. risultati (quali,quanti,quando);
  5. pro e contro;
  6. conclusione.

Naturalmente sia il testo espositivo che le ricerche, devono essere il più oggettivi possibile.
Fare un APPROFONDIMENTO significa cercare ulteriori informazioni fato un argomento, consultando enciclopedie, testi monografici e/o testi e siti filosofici.

LA NARRATIVA REALISTICA

Con il termine REALISTICO si intende tutto ciò che ha a che vedere con la realtà, tutto ciò che si attiene a noi umani (oggetti, luoghi, emozioni, pensieri...).
L'arte è realtà in sè stessa ed è ciò che può rappresentare la realtà-> arte realistica, ispirata alla realtà.
Nella LETTERATURA REALISTICA, gli autori/scrittori rappresentano il mondo a loro contemporaneo, con il quale si confrontano e ne propongono immagini e personaggi legati ad aspetti tipici della società.


  • I PERSONAGGI sono verosimili, cioè hanno delle precise caratteristiche per le quali potrebbero essere reali. L'autore decide se questi ultimi sono TIPI o PERSONAGGI. Solitamente il protagonista è un personaggio, quindi compie un processo di evoluzione ( nel bene o nel male) ed è, quindi dinamico. E' inoltre attorniato da tipi e personaggi.

Attraverso la TIPIZZAZIONE DEI PERSONAGGI vengono messi i risalto alcuni aspetti caratteristici della società. MONTALE definì la realtà ciò che non si vede.

Il REALISMO affronta svariati temi,ad esempio la lotta per la sopravvivenza, problemi sociali e personali.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI


  • PERSONAGGI-> TIPI E PERSONAGGI ben descritti;
  • AMBIENTI ben caratterizzati, descritti;
  • NARRZIONE ESTERNA, OGGETTIVA e IMPERSONALE;
  • NARRATORE ONNISCENTE che commenta, spiega le vicende attraverso sequenze riflessive.

La narrativa realistica esordì nel 1800.
Nel 1900 si diffuse il Neorealismo, dove ci sono caratterristiche leggermente diverse dal Realismo: la narrazione può avvenire sia in terza che in prima persona, quindi la visione è legata a quella dell'io narrante, il quale giudica i fatti. L'IO NARRATORE non sempre corrisponde allo scrittore, così come le riflessioni e i pensieri.

ATTENZIONE!!
I termini "realismo" e "Realismo" non indicano le stesse cose:
- realismo= tutto ciò vhe si attiene alla realtà con cui si compongono i testi realistici    
- Realismo= movimento artistico, culturale, letterario che si impone verso la metà del 1800, che tratta argomenti legati alle realtà sociali di determinati periodi storici.        

HONORE' DE BALZAC (1799-1850)

Padre della letteratura realistica. Scrittore molto prolifico nonostante la breve vita. Scrive "La commedia umana", un ciclo di romanzi che raccontano aspetti della società contemporanea (dell'800) in cui la borghesia, portatrice di valori, virtù ma anche vizi, è in ascesa. In questa società si crea una rottura fra le classi sociali: la spaccatura è tra la borghesia e il proletariato, nato con la prima rivoluzione industriale.
I suoi romanzi: "Eugenie Grandet", "Papà Goriot", "Il cugino Pons"...                                       

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