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giovedì 30 gennaio 2014

APPUNTI ITALIANO GIANMARCO MORES

APPUNTI DI ITALIANO 
LE BASI DELTESTO

COMUNICARE —> mettere in comune 
si comunicano idee, informazioni, sentimenti.
ELEMENTI FONDAMENTALI:
EMITTENTE;
MESSAGGIO;
CODICE;
CANALE;
REFERENTE;
DESTINATARIO

LINGUAGGI: 
NON VERBALI (toccano i 5 sensi);
VERBALI (scritto e orale).

TESTI:
non letterari
                    -informativo,
                    -descrittivo,
                    -prescrittivo,
                    -narrativo,
                    -argomentativo,
letterari
                    -narrativo,
                    -poetico,
                    -teatrale,

LE SEQUENZE —> sono successioni di parti di testo più o meno lunghe
narrative
descrittive (dinamiche);
dialogiche (statiche);
riflessive (statiche);
espositive (statiche);

NARRATORE
INTERNO (PERSONALE O IMPERSONALE);
ESTERNO (IL PROTAGONISTA O UN ALTRO PERSONAGGIO)

FOCALIZZAZIONE
zero
interna 
esterna

PERSONAGGI
unidimensionali: detti anche monolitici esemplificano un solo aspetto dell’animo umano. Di solito sono sono personaggi di contorno nella fabula ma anche di rilievo per le azioni che fanno;
bidimensionali: sono ben caratterizzati ma tendono ad agire nello stesso modo;
tridimensionali: sono i più vicini alla complessità dell’animo umano.

IL TEMPO
della storia: la durata degli avvenimenti narrati;
del racconto: il tempo impiegato per raccontarli;
Per accelerare il tempo: 
riassunto;
ellissi;
Per rallentare il tempo:
scena;
pausa;

FABULA: ordine cronologico degli eventi;
INTRECCIO: ordine con cui l’autore presenta quelli eventi;
SPANNUNG: momento di massima tensione;
ANALESSI: tornare indietro;
PROLESSI: anticipare gli eventi;
STILEMA: aspetto nello stile tipico di quell’autore o di un tipo di testo.
CONTENUTO: lo svolgersi dei fatti;
RITMO NARRATIVO: velocità del racconto, dipende dalla narrazione dei fatti, ci dà la tensione nei momenti più importanti di un racconto d’avventura, risponde alle esigenze del tempo del racconto.


I VARI TIPI DI TESTI

TESTO DESCRITTIVO
denotativo (descrizione oggettiva);
connotativo (descrizione soggettiva).

LA FIABA
E’ nato come testo fantastico tramandato oralmente dal popolo. Confluiscono tutte le bellezze e gli orrori della vita reale. La fiaba si rivolge prevalentemente ad un pubblico di bambini. 
FUNZIONI DI PROPP
In tutto sono 31, ma le più importanti sono: 
situazione iniziale;
rottura dell’equilibrio;
peripezie;
conclusione.
Ci sono 8 ruoli fondamentali.
STORIA DELLA FIABA
Abbiamo accostato la fiaba all’epica perché hanno una tradizione simile: le fiabe sono state tramandate oralmente e raccontano dei desideri e dei sogni delle classi meno ricche, l’epica veniva tramandata oralmente ma racconta di temi più alti, per le classi più ricche. Tutte e due hanno gettato le basi della narratologia. Le origini della fina si perdono nella notte dei tempi, ma le prime testimonianze scritte risalgono al I/II sec. d.C., la FABULA MILESIA, diffusa in Grecia e a Roma. Nel III sec. d.C. Apuleio scrive la metamorfosi e l’asino d’oro, i primi romanzi. Nel TARDO LATINO si diffonde la BELLA FABELLA, l’origine scritta della fiaba. Il termine vuol dire la bella fabula (in lat.: storia). La favola è quella di Amore e Psiche, che contiene tutti gli elementi della fiaba. In europa le prime fiabe nascono nel 1500 circa, ma dall’800 in poi riscuotono grane successo, grazie al romanticismo, che fa riscoprire le radici folcloristiche del popolo. Così molti autori interrogano il popolo in cerca di fiabe da raccogliere, come i fratelli Grimm, che interrogarono parenti, anziani e conoscenti in cerca di fiabe. nel NOVECENTO non solo i bambini ma anche gli intellettuali rimangono affascinati dalle fiabe, tanto che, nel 1928 Vladimir Propp stila la MORFOLOGIA DELLA FIABA, nella quale spiega nel dettaglio lo schema con cui è formata una fiaba. nel 1956 Italo Calvino pubblica FIABE ITALIANE, una raccolta di fiabe provenienti da tutt’Italia. 

L’AVVENTURA
1. SITUAZIONE INIZIALE;
2. ROTTURA DELL’EQUILIBRIO;
3. PERIPEZIE;
4. SPANNUNG;
5. IL PROTAGONISTA VINCE.
STORIA DELLA FIABA
Le radici dell’avventura si possono trovare nelle fiabe e nell’epica (es. Pollicino, Odissea,…). vivere un’avventura, un qualcosa fuori dal normale è un desiderio di tutti gli uomini, da sempre. 
Si narra l’avventura fin dall’inizio, ma la FABULA MILESIA è l’inizio dei testi d’avventura scritta. Dal IV,V sec. a.C. a Roma e in Grecia nasce un genere che gli antichi non chiamavano, il romanzo. Nel I sec. d.C. (epoca neroniana), nasce il primo romanzo di avventura, il SATYRICON, di Petronio. Il romanzo d’avventura si sviluppa lungo l’asse narrativo del viaggio: che sia un epoca lontana o vicina, il protagonista si deve spostare perché si compia ciò che vuole fare (trovare un tesoro, vincere una scommessa,…). L’inseguimento è un altro elemento tipico dell’avventura. Nel medioevo, nel XII sec. nasce la CHANSON DE ROLAND, la prima storia da cui deriva quella che ha scritto Ariosto nel ’400, L’ORLANDO FURIOSO. Nel ‘600 in Spagna nasce DON CHISCOTTE; che si aggiunge alla tradizione popolare PICARESCA, l’avventura per il gusto dell’avventura. Nel ‘700, in Inghilterra, una potenza dell’epoca in continua espansione, nasce il romanzo d’avventura, che viene ufficialmente canonizzato. 
Dopo molte scoperte tra l’800 e il ‘900, l’uomo si trova a non avere più i fondamenti dove si era fissato, e questo gli crea un senso di disagio. Ad esempio dopo la scoperta dell’America ci volle qualche secolo per cercare di rimettere “a posto” la mentalità dell’uomo. La Prima Guerra Mondiale fu scatenata da problemi politici, spinte espansionistiche,… Tutto si può riassumere in una parola: DISAGIO. L’uomo vuole scoprire delle cose nuove, ma appena inizia si trova in difficoltà, perché inizia a dubitare dei suoi fondamenti: ecco che nasce la CRISI DEI FONDAMENTI.
Autori principali: H. melville, R. Louis Stevenson, M. Twain, W. Golding, J. Verne, E. Salgari, C. Defoe.

IL GIALLO

Negli anni ’50 del ‘900 l’uomo subisce una crisi, con la Seconda Rivoluzione Industriale tutto cambia. L’intellettuale si sente messo da parte. Poi scopre che può essere utile nella scienza umana, producendo un documento umano.

mercoledì 29 gennaio 2014

E gli altri?

IMPORTANTE

SALVE A TUTTI, LEGGETE QUA SOTTO:

Ho scoperto che il carattere scelto da Giorgia non è presente su questo sito, quindi vi consiglio di scrivere prima il testo su word, poi con copia e incolla inserirlo nella casella di inserimento testo. 

RICORDO A TUTTI CHE QUESTA PIATTAFORMA NON E' ANCORA UTILIZZABILE FINO A NUOVO ORDINE, QUINDI CIRCOLERANNO SOLO INFORMAZIONI DI SERVIZIO, COME QUESTA. 

A domani!!!

P.s.: Il font scelto da Giorgia è così…

Ciao

Prova testo 3
si legge?
Salvete discipuli