Fra
Cristoforo ansioso si reca da Lucia. Arriva nella sua casa e ascolta la
vicenda. Arriva anche Renzo. Fra Cristoforo e Renzo hanno dei tratti di
carattere simili, perché entrambi mal sopportano i prepotenti. La differenza dei due è data dall’esperienza
della vita, dall’età e dal ruolo che occupano nella società.
Una volta,
finito di ascoltare il racconto di Lucia e Agnese Fra Cristoforo prende una
soluzione coraggiosa, va direttamente nel palazzo di Don Rodrigo.
La
descrizione del palazzo di Don Rodrigo illustra il gusto del tempo. Manzoni in
questa sequenza richiama il contesto dell’orrido, del gotico. La descrizione ha
una funzione ideologica, perché nell’orrorosità, nella decadenza della
abitazione Manzoni richiama anche la decadenza del carattere della morale di
chi lo abita. Lo scrittore scrive che l’abitazione è un luogo che fa venire i
brividi, incuta terrore. Tutto intorno (l’impatto con le creature morti che
sono penzoloni ai lati dell’ingresso) ha la funzione di incutere terrore, quasi
a dissuadere.
Quando Fra
Cristoforo ha suonato il campanello è arrivato un vecchio servitore ad aprire
la porta. E’ un personaggio secondario, rappresenta un’aiutante e quando apre
la porta e vede Fra Cristoforo si meraviglia e pensa che Fra Cristoforo è vento
a fare del bene. Anche nella dimora
del male, il bene trova suo spazio.
Nel palazzo
di Don Rodrigo si sta svolgendo un banchetto al quale è presente anche Don
Attilio e il Dottor Azzeccagarbugli. In questo consesso Don Rodrigo e conte
Attilio giocano sporco, vogliono mettere in difficoltà Fra Cristoforo, che
cerca di mantenere la calma, fanno delle pesanti allusioni al suo passato. Inizia il dialogo tra i due che si può
definire il duello verbale molto acceso. Don Rodrigo si trova a casa sua, un
luogo per lui sicuro e quindi può permettersi di rivolgersi a Fra Cristoforo con
un tono e con gesti che sono senza rispetto ma con le parole che potrebbero
esprimere obbedienza.
Dopo la
conversazione Fra Cristoforo se ne va in tempesta, ha fatto riemergere
Ludovico, e viene seguito dal servitore che li chiede un appuntamento perché
vuole darli delle informazioni importanti.
Nel
frattempo a casa di Lucia Agnese non si da per vinta e trova la soluzione del
matrimonio per sorpresa. Un matrimonio in cui non è necessario che parroco sia
con sapiente, importante che ci siano dei testimoni. Renzo li cerca e nella
loro scelta mostra la sua intelligenza, perché sceglie una persona che conosce
bene e di cui si può fidare, una persona che può accettare la richiesta perché
può trovare un tornaconto personale e che può trovare il secondo testimone.
Renzo sceglie Tonio che è il suo amico fidato e che ha un debito con Don Abbondio
(che è anche un usuraio). Renzo da dei soldi a Tonio in modo che lui può
riscattare la collana della moglie. Tonio si fa accompagnare dal suo fratello
Cervaso che fa tutto quello che li dice. In questo modo Renzo e Lucia possono
entrare nella casa del curato.
Kseniya Lyulchak
Kseniya Lyulchak