Odissea
L’Odissea ha
un eroe eponimo (l’eroe che dà il
nome al poema come anche nell’Eneide).
L’eroe o
protagonista è Odisseo (nome greco) o Ulisse (nome latino).
Odissea è il
titolo del poema ma è diventato anche un nome comune; si usa spesso per definire un viaggio che ha
presentato particolari ostacoli.
In Odissea si
narrano le avventure di Ulisse che dopo le sue avventurre deve tornare in
patria, ma non arriva.
Il poema si
divide in:
· TELEMACHIA = costituita da primi 4°
libri del poema;
· NUCLEO TEMATICO = Odisseo narra in 1°
persona le proprie vicende(5-12 libro);
· Nòstos = (13-24 libro) è il ritorno, è
il più famoso.
Algos = dolore;
nòstos +
algos = nostalgia che letteralmente significa il dolore per il ritorno (in
latino desiderium = nostalgia).
Odissea è un
poema di grande successo. Nella tradizione letteraria la figura di Odisseo ha
avuto molto successo. A lui dedica dei versi Dante. Ulisse è un eroe politropos
= multiforme ( polis – molto/tanto; tropos – forma). Nelle traduzioni attuali
politropos – persona versatile – persona che riesce ad adattarsi, può adottare
un comportamento adeguato alle diverse situazioni e non si ferma. Ulisse sa combattere,
ma non è questa la sua caratteristica principale, sa prendere in mano la
situazione, è dotato di un grande ingegno che si manifesta nell’arte della
parola.
Nel mondo
antico è tutt’ora importante perché dalla capacità di convincimento delle
parole, le persone sono in grado di ottenere ciò che vogliono, questo è vero
nel bene e nel male.
LA TELA
DI PENELOPE
Nella
letteratura in un poema tradotto si può perdere il fascino poetico, però rimane
il contenuto, il messaggio.
In questo
poema si parla di Penelope. La tela può
diventare l’oggetto del titolo perché la tela rappresentando completamente l’imbroglio
diventa il nucleo su cui si fonda la vicenda.
In questo
brano emerge molto il valore della famiglia che tutti rispettano.
Dal punto di
vista dei contenuti, la Penelope è colta nella sua attività (tessitura). Penelope non sa con certezza che
Odisseo è morto e quindi questa è una realtà che lei deve accettare, lei è
anche definita con l’aggettivo “saggia”. Penelope non ha delle grandi
possibilità di muoversi liberamente e quindi sceglie di utilizzare le armi che
ha:
1. Gioca sul suo fascino illudendo tutti
ma non promettendo niente a nessuno;
2. Ampia la sua astuzia attraverso l’arte
(la tessitura).
L’elemento
narrativo è ampliato da una narrazione più articolata dai fatti perché l’episodio
è narrato attraverso i particolari. Si tratta dell’opera narrativa e il gusto
del narrare. Raccolti che devono essere ascoltati, narratore deve creare delle immagini
che devono rappresentare la scena e devono risvegliare la fantasia dell’ascoltatore.
Far qualcosa
alla luce del sole – far qualcosa agli occhi si tutti.
Il gesto di
Penelope di disfare le fiaccole di notte indica la speranza che suo marito sia
vivo, ma le fiaccole le disfa di notte, quindi questa speranza Penelope se la
tiene per se.
Il titolo
del sonetto è il primo verso, ciò vuol dire che sonetto non ha titolo. Nel
sonetto i versi hanno quasi tutti la stessa lunghezza. Nella epica classica i
versi hanno la stessa lunghezza metrica. Nella traduzione si cerca di mantenere
i versi, ma questi non sono veri versi.
LA DOLCE
NAUSICAA
Odisseo
prende congegno dalla ninfa Calipso e la lascia. Ulisse viene sbattuto per mare
e naufraga sull’isola Scelia e viene trovato dalla figlia del re Nausicaa che
con le sue ancelle era andata a fare il bucato e nel frattempo le sue ancelle
giocavano a carte e i loro giochi svegliano Ulisse. Odisseo poco lucido è stato
naufragato e si chiede dov’è capitato, il primo dubbio che li viene è se si
trova in una terra ospitale oppure tra gli uomini selvaggi, prepotenti, oppure se
lì ci abitano solo le creature divine.
Per indicare
la forza che viene dal bisogno, l’autore ricorre a una similitudine: un leone
che spinto dalla necessità si muove con il coraggio, avanza sbattuto dal vento –
la forza, maestà del leone supera gli ostacoli.
L’eroe ha la
caratteristica della bellezza, ma Odisseo naufragato si presenta brutto e le
ancelle fuggono e rimane solo Nausicaa.
Ulisse fa un
discorso a Nausicaa e usa delle parole giuste. La giovinezza di Nausicaa viene
rappresentata attraverso un germoglio. Germoglio che muove alla danza - un
movimenti che accoglie la grazia. Il discorso si chiude secondo le regole della
retorica – dopo la richiesta arriva l’augurio.
A volte
nella poesia ci sono delle informazioni che nel episodio non potrebbero
servire, ma in realtà sono degli elementi che servono a rappresentare l’episodio.
Nessun commento:
Posta un commento