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venerdì 30 maggio 2014

Appunti di Epica di Kseniya Lyulchak



Odissea
L’Odissea ha un eroe eponimo (l’eroe che dà il nome al poema come anche nell’Eneide).
L’eroe o protagonista è Odisseo (nome greco) o Ulisse (nome latino).
Odissea è il titolo del poema ma è diventato anche un nome comune; si   usa spesso per definire un viaggio che ha presentato particolari ostacoli.
In Odissea si narrano le avventure di Ulisse che dopo le sue avventurre deve tornare in patria, ma non arriva.
Il poema si divide in:
·       TELEMACHIA = costituita da primi 4° libri del poema;
·       NUCLEO TEMATICO = Odisseo narra in 1° persona le proprie vicende(5-12 libro);
·       Nòstos = (13-24 libro) è il ritorno, è il più famoso.
Algos = dolore;
nòstos + algos = nostalgia che letteralmente significa il dolore per il ritorno (in latino desiderium = nostalgia).
Odissea è un poema di grande successo. Nella tradizione letteraria la figura di Odisseo ha avuto molto successo. A lui dedica dei versi Dante. Ulisse è un eroe politropos = multiforme ( polis – molto/tanto; tropos – forma). Nelle traduzioni attuali politropos – persona versatile – persona che riesce ad adattarsi, può adottare un comportamento adeguato alle diverse situazioni e non si ferma. Ulisse sa combattere, ma non è questa la sua caratteristica principale, sa prendere in mano la situazione, è dotato di un grande ingegno che si manifesta nell’arte della parola.
Nel mondo antico è tutt’ora importante perché dalla capacità di convincimento delle parole, le persone sono in grado di ottenere ciò che vogliono, questo è vero nel bene e nel male.


LA TELA DI PENELOPE
Nella letteratura in un poema tradotto si può perdere il fascino poetico, però rimane il contenuto, il messaggio.
In questo poema si parla di Penelope. La tela può diventare l’oggetto del titolo perché la tela rappresentando completamente l’imbroglio diventa il nucleo su cui si fonda la vicenda.
In questo brano emerge molto il valore della famiglia che tutti rispettano.
Dal punto di vista dei contenuti, la Penelope è colta nella sua attività  (tessitura). Penelope non sa con certezza che Odisseo è morto e quindi questa è una realtà che lei deve accettare, lei è anche definita con l’aggettivo “saggia”. Penelope non ha delle grandi possibilità di muoversi liberamente e quindi sceglie di utilizzare le armi che ha:
1.    Gioca sul suo fascino illudendo tutti ma non promettendo niente a nessuno;
2.    Ampia la sua astuzia attraverso l’arte (la tessitura).
L’elemento narrativo è ampliato da una narrazione più articolata dai fatti perché l’episodio è narrato attraverso i particolari. Si tratta dell’opera narrativa e il gusto del narrare. Raccolti che devono essere ascoltati, narratore deve creare delle immagini che devono rappresentare la scena e devono risvegliare la fantasia dell’ascoltatore.
Far qualcosa alla luce del sole – far qualcosa agli occhi si tutti.
Il gesto di Penelope di disfare le fiaccole di notte indica la speranza che suo marito sia vivo, ma le fiaccole le disfa di notte, quindi questa speranza Penelope se la tiene per se.


Il titolo del sonetto è il primo verso, ciò vuol dire che sonetto non ha titolo. Nel sonetto i versi hanno quasi tutti la stessa lunghezza. Nella epica classica i versi hanno la stessa lunghezza metrica. Nella traduzione si cerca di mantenere i versi, ma questi non sono veri versi.




LA DOLCE NAUSICAA
Odisseo prende congegno dalla ninfa Calipso e la lascia. Ulisse viene sbattuto per mare e naufraga sull’isola Scelia e viene trovato dalla figlia del re Nausicaa che con le sue ancelle era andata a fare il bucato e nel frattempo le sue ancelle giocavano a carte e i loro giochi svegliano Ulisse. Odisseo poco lucido è stato naufragato e si chiede dov’è capitato, il primo dubbio che li viene è se si trova in una terra ospitale oppure tra gli uomini selvaggi, prepotenti, oppure se lì ci abitano solo le creature divine.
Per indicare la forza che viene dal bisogno, l’autore ricorre a una similitudine: un leone che spinto dalla necessità si muove con il coraggio, avanza sbattuto dal vento – la forza, maestà del leone supera gli ostacoli.
L’eroe ha la caratteristica della bellezza, ma Odisseo naufragato si presenta brutto e le ancelle fuggono e rimane solo Nausicaa.
Ulisse fa un discorso a Nausicaa e usa delle parole giuste. La giovinezza di Nausicaa viene rappresentata attraverso un germoglio. Germoglio che muove alla danza - un movimenti che accoglie la grazia. Il discorso si chiude secondo le regole della retorica – dopo la richiesta arriva l’augurio.
A volte nella poesia ci sono delle informazioni che nel episodio non potrebbero servire, ma in realtà sono degli elementi che servono a rappresentare l’episodio.

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