APPUNTI DI EPICA
Origini
L’
epica e l’origine della letteratura. Nell’epica ci sono i miti.
Mito
(dal greco mitos = racconto,
narrazione): è costituito da storie sacre, perché l’uomo aveva bisogno risposte
a strani fenomeni (temporali, la pioggia, il fuoco…), quindi credenze di forze
sovrannaturali.
Esistono
i miti:
-cosmologici (raccontano la creazione del mondo);
-antropogonici
(nascita dell’uomo);
-teogonici
(racconto di divinità, origine e discendenza);
-eziologici
(origine delle attività umane: caccia, pesca, agricoltura…).
Protasi
= il poeta inizia scrivendo le emozioni di un momento decisivo, riassumendone
il contenuto.
Proemio
= il testo inizia con l’invocazione di una Musa, affinché aiuti l’autore nel
suo sforzo compositivo.
Poema
= deriva dal greco Poiren . è una
lunga narrazione in versi. Si usano questi per una migliore memorizzazione. I
protagonisti sono gli eroi, che sono esseri straordinari, nati dall’unione di
un essere umano e una divinità. Hanno caratteristiche particolari: sono Kalos kai Agazòs (bello e buono), perché gli eroi sono figli
delle divinità (bellezza) e rispettano la volontà divina (buono).
Secondo
Omero, Ulisse è l’uomo multiforme e ingegnoso.
Espressioni
formulari: frasi che contengono formule fisse, che ritornano durante il
racconto o che si ritrovano in diversi racconti.
Metonimia
= scambio. Si prende l’effetto al posto della causa.
L’Odissea
Odisseo
è il nome Eponimo, ovvero che dal il nome al poema.
Odissea
al giorno d’oggi, e diventato anche un nome comune, per dire che un
viaggio/un’avventura è stato/a turbolenta.
Nell’Odissea
si narra le avventure di Ulisse che, dopo la guerra di Troia, non riesce a
tornare a casa e compie un viaggio straordinario per terra e mare.
È
suddivisa in 24 libri, che a sua volta si possono dividere in 3 sezioni;
-Telemachìa
(le avventure del figlio dell’eroe Telemaco, partito da Itaca alla ricerca del
padre);
-Odissea
vera e propria (narra in prima persona le vicende del viaggio);
-Nostòs (il ritorno in patria).
ANALISI
DEL TESTO A PAG. 86: La tela di Penelope
-La
tela rappresenta l’inganno concreto che Penelope fa ai proci;
-Il
ruolo della famiglia era molto importante nell’antichità;
-Penelope
è astuta, “gioca” con i proci, illudendo tutti ma non promettendo niente;
-Il
disfare la tela indica il desiderio di speranza nascosto in Penelope.
ANALISI
TESTO PAG. 92: La dolce Nausicaa
-L’autore
ricorre a una similitudine per descrivere lo stato di Ulisse (riga 130).
Ha
delle necessità che pur essendo in difficoltà, riesce senza ti more ad
ottenere;
-Odisseo
a Nausicaa fa un discorso dolce e attento: è questa l’astuzia benevola di
Ulisse.
Nessun commento:
Posta un commento