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venerdì 30 maggio 2014

Appunti di epica di Mario Salandra (dalle origini all'Odissea)

APPUNTI DI EPICA 

Origini
L’ epica e l’origine della letteratura. Nell’epica ci sono i miti.
Mito (dal greco mitos = racconto, narrazione): è costituito da storie sacre, perché l’uomo aveva bisogno risposte a strani fenomeni (temporali, la pioggia, il fuoco…), quindi credenze di forze sovrannaturali.
Esistono i miti:
-cosmologici  (raccontano la creazione del mondo);
-antropogonici (nascita dell’uomo);
-teogonici (racconto di divinità, origine e discendenza);
-eziologici (origine delle attività umane: caccia, pesca, agricoltura…).

Protasi = il poeta inizia scrivendo le emozioni di un momento decisivo, riassumendone il contenuto.
Proemio = il testo inizia con l’invocazione di una Musa, affinché aiuti l’autore nel suo sforzo compositivo.
Poema = deriva dal greco Poiren . è una lunga narrazione in versi. Si usano questi per una migliore memorizzazione. I protagonisti sono gli eroi, che sono esseri straordinari, nati dall’unione di un essere umano e una divinità. Hanno caratteristiche particolari: sono Kalos kai Agazòs  (bello e buono), perché gli eroi sono figli delle divinità (bellezza) e rispettano la volontà divina (buono).
Secondo Omero, Ulisse è l’uomo multiforme e ingegnoso.
Espressioni formulari: frasi che contengono formule fisse, che ritornano durante il racconto o che si ritrovano in diversi racconti.
Metonimia = scambio. Si prende l’effetto al posto della causa.

L’Odissea
Odisseo è il nome Eponimo, ovvero che dal il nome al poema.
Odissea al giorno d’oggi, e diventato anche un nome comune, per dire che un viaggio/un’avventura è stato/a turbolenta.
Nell’Odissea si narra le avventure di Ulisse che, dopo la guerra di Troia, non riesce a tornare a casa e compie un viaggio straordinario per terra e mare.
È suddivisa in 24 libri, che a sua volta si possono dividere in 3 sezioni;
-Telemachìa (le avventure del figlio dell’eroe Telemaco, partito da Itaca alla ricerca del padre);
-Odissea vera e propria (narra in prima persona le vicende del viaggio);
-Nostòs (il ritorno in patria).

ANALISI DEL TESTO A PAG. 86: La tela di Penelope

-La tela rappresenta l’inganno concreto che Penelope fa ai proci;
-Il ruolo della famiglia era molto importante nell’antichità;
-Penelope è astuta, “gioca” con i proci, illudendo tutti ma non promettendo niente;
-Il disfare la tela indica il desiderio di speranza nascosto in Penelope.

ANALISI TESTO PAG. 92: La dolce Nausicaa

-L’autore ricorre a una similitudine per descrivere lo stato di Ulisse (riga 130).
Ha delle necessità che pur essendo in difficoltà, riesce senza ti more ad ottenere;
-Odisseo a Nausicaa fa un discorso dolce e attento: è questa l’astuzia benevola di Ulisse.


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