LA PREPOSIZIONE
O FUNZIONALE SUBORDINANTE
PREPOSIZIONI PROPRIE
Le preposizioni proprie sono elementi che non hanno un
significato proprio, però sono parti fondamentali della frase e servono a
collegare due elementi di un periodo, per questo sono anche chiamate funzionali
subordinanti.
Le preposizioni proprie si dividono
in semplici e complesse: quelle semplici sono DI, A, DA, IN, CON, SU, PER, TRA
o FRA e sono invariabili; quelle complesse sono date dall’unione tra le
preposizioni semplici DI, A, DA, IN, SU con gli articoli determinativi IL, LO,
LA, L’, I, GLI, LE e assumono un genere (maschile o femminile) e un numero
(singolare o plurale). Anche CON si può unire con IL e I creando COL e COI, e
così anche PER potrebbe formare le forme dette sincopate PEL e PEI, che però
ormai non sono più molto utilizzate. La preposizione SU inoltre è l’unica
preposizione propria che ha anche valore di avverbio.
PREPOSIZIONI IMPROPRIE
Le preposizioni improprie possono essere avverbi (dietro,dentro,
sopra, sotto,circa, conto, dopo ecc.), aggettivi (lungo, salvo, secondo ecc.) o
verbi (sono per lo più participi come durante, mediante, rasente, stante,
nonostante, escluso ecc.) che hanno un loro significato proprio e all’interno
della frase servono ad appoggiare un altro elemento.
LOCUZIONI PREPOSITIVE
Le locuzioni prepositive sono espressioni formate da due o
più elementi, ad esempio da un avverbio e da una preposizione propria (sopra a,
dietro a, lontano da, vicino a ecc.), da un nome e un verbo preceduti e seguiti
da una preposizione semplice (nel mezzo di, a fianco di, in base a, a causa di,
in compagnia di ecc.) o da una locuzione avverbiale a cui si aggiunge una
preposizione propria (di fronte a, al di là di, in quanto a ecc.), con cui
formano un tuttuno e sono usate come preposizioni.
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