FILOSOFIA E SCIENZA
Il primo tentativo di indagare sui
fenomeni della natura e di spiegare l’origine e l’ordine delle cose si ebbe nel
Vl secolo a. C. e da allora fino a tutto il V secolo non ci fu una distinzione
tra filosofia e scienza.
A partire dal V secolo, però, Atene
divenne il principale centro di riflessione scientifica e filosofica. Qui
giunsero Demòcrito di Abdera, che sviluppò una teoria secondo cui l’universo
era composto da un’aggregazione di atomi (teoria atomistica), e Anassàgora di
Clazòmene, che divenne ben presto amico di Pericle e suo maestro. Egli offriva
spiegazioni puramente scientifiche e razionali per i fenomeni naturali e questo
gli procurò l’accusa di ateismo.
L’unico grande filosofo a non vivere
e operare ad Atene fu Empedocle di Agrigento, che si occupò dei fenomeni
naturali, di cosmologia e di biologia, fu un grande oratore e un taumaturgo
(cioè aveva la fama di saper operare guarigioni miracolose) e si attribuisce a
lui la fondazione della scuola di medicina.
Ilaria Bernardis
LA
SOFISTICA
I sofisti, “maestri di sapienza”, come Protàgora di Abdèra o
Gòrgia, erano filosofi che, dal V sec a. C., iniziarono a dare lezioni a pagamento (scandaloso
che un filosofo si facesse stipendiare) trasformando la filosofia in una
professione e mettendo fortemente in crisi le idee tradizionali.
Con i sofisti apparve anche il relativismo: un movimento che
parte dal presupposto che non esiste alcuna verità assoluta o che, comunque, questa non
possa essere conosciuta dall’uomo. Nessuno può conoscere la realtà se non
partendo da un punto di vista basato su sensazioni personali, soggettive. La
ricerca dei sofisti è volta a cercare tante verità e non un’unica verità
universale.
I sofisti in questo periodo fondarono molte scuole a pagamento
per insegnare la retorica, la dialettica e per trasmettere agli studenti le
loro conoscenze scientifiche, cosicché vennero criticati da altri filosofi e
denominati con disprezzo da Senofonte come “prostituti della cultura” perché
interessati più al denaro che alla ricerca della verità.
Lorenzo Zanet
L’ASTRONOMIA
E LA MATEMATICA
La Grecia, ebbe due periodi prosperi: il periodo d'oro di Pericle
e il periodo ellenistico, in quest'ultimo periodo l'astronomia visse un momento rigoglioso grazie ad Aristotele, Tolomeo e Ipparco. I primi due sono stati famosi per la
teoria geocentrica mentre il terzo è stato il fondatore della teoria
eliocentrica, arrivando persino a produrre come prova, già nell'antichità, quello che sarà noto come pendolo
di Focault; ma Aristotele, essendo un grande filosofo e godendo di prestigio e potere, soffocò le sue dimostrazioni con
la propria teoria, sostenendo che le teorie non serve dimostrarle, basta enunciarle.
Questa teoria erronea sarà confutata soltanto da Copernico e Galileo Galilei a distanza di secoli.
Nel campo matematico, invece, si ricordano i cinque postulati di Euclide che tutt'ora sono la base della geometria moderna. Si ricordano poi Pitagora, Archimede, e l'invenzione del primo motore a vapore della storia, usato dai Greci, ma presto inutilizzato poiché la manodopera degli schiavi era molto più economica.
Nel campo matematico, invece, si ricordano i cinque postulati di Euclide che tutt'ora sono la base della geometria moderna. Si ricordano poi Pitagora, Archimede, e l'invenzione del primo motore a vapore della storia, usato dai Greci, ma presto inutilizzato poiché la manodopera degli schiavi era molto più economica.
Andrea Turchet; Gian Paolo Anastasia
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